LA CONCEZIONE RELIGIOSA DI GESÙ SOCIALISTA, quando il Nazareno fu proclamato il primo socialista
sardellimichela@gmail.com - A cavallo fra l’ottocento e il novecento prese corpo, attraverso un creativo e suggestivo gioco di compenetrazioni e di contaminazioni, la tradizione popolare, tipicamente italiana, così chiamata di Gesù Socialista. Nacque così un movimento di donne e uomini impegnati a costruire un mondo nuovo: il Regno del padre nostro sulla terra, e Gesù fu proclamato il primo socialista. Allora non si costituirono vere e proprie chiese, ma sorsero, soprattutto nelle campagne, nuove regole di vita nelle quali fu forte l'impronta della più grande etica rivoluzionaria della storia, quella cristiana. Camillo Prampolini scrisse la sua predica di Natale (1901) e i Vangeli si ritennero fonte d’insegnamento morale, con particolare riferimento al Discorso sul Monte di Matteo. Si sostenne un Dio creatore, padre buono e amorevole. Mentre Gesù di Nazareth era l’uomo che ha predicato il regno della giustizia sociale e della fratellanza umana, ed era profondamente convinto come le disuguaglianze presenti sulla Terra derivassero unicamente dall'ignoranza. (continua).