23 marzo 2009

LA DISINFORMAZIONE NON AIUTA NOI ELBANI, ma dove hanno letto che la regione è socia di Toremar? Il primo obiettivo è lo spacchettamento di Tirrenia

marchetti.lorenzo@tiscali.it - La Toremar è una società statale che agisce in Toscana. Il Gruppo Tirrenia di navigazione s.p.a. è costituito dalla compagnia Tirrenia di navigazione s.p.a. che ne è la capo-gruppo operativa, e dalle società Siremar, Caremar, Toremar e Saremar. Il Gruppo Tirrenia di navigazione s.p.a. è controllato per l’intero capitale sociale dalla Fintecna, società a sua volta interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze. Ho fatto questa premessa dopo aver letto su Tenews che le associazioni di categoria dell’Isola d’Elba chiedono «la disponibilità del governo a cedere gratuitamente la quota restante della flotta Toremar alla regione (già proprietaria di una parte del pacchetto azionario), e l’assunzione da parte della Regione di un ruolo attivo sia nella operazione inerente la privatizzazione, sia in quella della successiva gestione del bando di gara per la concessione della flotta e del servizio di cabotaggio». Questo è quanto riportato in una loro proposta di petizione popolare fatta, evidentemente, nello spirito di rafforzare l’azione della Regione poiché, in uno degli ultimi comunicati dell’assessore regionale Riccardo Conti, si legge: «le regioni devono assumere pienamente le funzioni di programmazione del trasporto marittimo, come si fa per quello su gomma o per il sistema ferroviario regionale». Nell’ultimo, addirittura, è scritto: «Oggi, però, le risorse disponibili per i servizi sono ridotte di oltre il 40 per cento rispetto al fabbisogno (…) La Regione, al contrario, continua a proporre la separazione di Toremar, con alcuni servizi minimi sovvenzionati e adeguati alle esigenze delle isole dell’arcipelago toscano». Tuttavia mi piacerebbe sapere dai rappresentanti delle categorie economiche dove hanno appreso e, casomai quando è avvenuto, che la Regione Toscana sia assurta ad azionista di Toremar. Dico questo perché ritengo come la disinformazione non aiuti noi elbani a risolvere un problema così fondamentale per la nostra qualità della vita e per l’economia dell’intero arcipelago: siamo di fronte a una battaglia sittanto difficile quanto ingarbugliata. LORENZO