LISTA DEL PD ALLA PROVINCIA: non vorrei che ai ragazzi con “le mani sporche” si preferisca gente con i capelli bianchi o brizzolati!
entusiasmo@davidesolforetti.com - Caro Lorenzo, sporcarsi le mani è proprio il punto di partenza. Voglio fare un breve esempio: il "vassallaggio" Papi si concluderà con questa legislatura e ci troveremo davanti ad una partita da giocare quasi tra armi pari. Una grande occasione, ma se la nostra lista non sarà "all'altezza" della situazione, se tutte quelle persone dalla faccia giovane e pulita e con i cervelli in movimento, non si decidono a "buttarsi", saremo di nuovo perdenti. Cosa voglio dire spero sia chiaro, un invito a tutti quei giovani che hanno una coscienza civica e politica formata e che si impegnano (in qualsiasi forma) nella vita sociale di un paese, a candidarsi e a "sporcarsi le mani". Da questo invito parte la mia riflessione su cui vorrei anche il mio partito, si fermasse a pensare. In una provincia forte come la nostra abbiamo la possibilità di formare amministratori di domani, con tempi molto più rapidi rispetto al resto d'Italia. I giovani di oggi, alle prossime amministrative e provinciali, saranno cinque anni più vecchi e senza questi cinque anni di esperienza. Il nostro collegio nelle ultime provinciali, non me ne voglia Mario Martorella, ha espresso un “giovane sessantaduenne” che se sarà rieletto alla fine della prossima legislatura avrà settantadue anni. Io vorrei proprio invertire questa tendenza partendo dal nostro territorio. Per questi motivi, non vorrei che ai ragazzi con le "mani sporche" si preferisca gente con i capelli bianchi o anche brizzolati. Medesima riflessione per l'assessore, non so quanti volgarmente “ce ne toccherà”, però non vorrei qualcuno calato dall'alto, riciclato da qualche altra carica o parcheggiato in attesa di incarichi più importanti. Le province non devono essere l'esercito di Matusalemme. Un abbraccio, Davide