18 marzo 2009

ELEZIONI PROVINCIALI: far “sporcare le mani” ai giovani, creare una nuova classe dirigente, difendere “a muso duro” gli interessi dell’Elba

marchetti.lorenzo@tiscali.it - Mi ha fatto piacere sentire Dario Franceschini invitare i giovani democratici a “sporcarsi le mani” e rispolverare il “diritto all'utopia”. Il segretario del Pd, dal palco dell’assemblea nazionale dei giovani, li ha esortati: «Non declinate la vostra apparte­nenza in base al nome di un leader o dell'altro, (…) dividetevi in ba­se alle idee, ai progetti». Io, negli ultimi due anni, ho lavorato per ricostruire i DS e mi sono impegnato per la nascita del Partito Democratico all’Isola d’Elba, oggi il mio ruolo è quello di “accompagnatore” verso quel processo riformista e di rinnovamento che deve portare alla nascita di una nuova classe dirigente. Compito questo che condivido con altri coetanei vicini ai sessant'anni o che tale traguardo lo hanno superato da tempo. Un obiettivo, finora, raggiunto solo in parte seppure la metà dei segretari degli otto circoli isolani del Pd abbiano meno di trent’anni. Alcuni, fra cui il segretario intercomunale, sono quarantenni. Molti, fino a un anno fa, vivevano lontani dalla politica. Per “sporcarsi le mani”, però, occorre che questi giovani siano impegnati non solo nella vita di partito, ma anche nell’azione amministrativa. Penso alle prossime liste comunali, ciò nondimeno alla futura rappresentanza elbana del Partito Democratico nel consiglio provinciale. L’Isola d’Elba dovrà essere rappresentata pure nella giunta provinciale dove, tuttavia, la nomina è di esclusiva competenza del presidente, questo sia in base alla legge, sia secondo una prassi oramai consolidata. Auspico che la scelta del “nostro” assessore cada su una figura femminile. Una classe dirigente, mi preme sottolinearlo, deve essere capace di ascoltare i cittadini, quindi superare i personalismi a favore delle idee e, nel caso specifico, impegnarsi per realizzare il Progetto per l’Elba del Pd; oltre a ciò, ha l’obbligo di difendere, se necessario anche a “brutto muso”, gli interessi dell’Elba e degli elbani.