ilVicinato@ - «Nel primo
dopoguerra, in un appartamento le cui finestre si affacciano su una piazzetta,
abitavano due ragazze legate da una relazione sentimentale. La loro storia
d’amore però finì in tragedia, e lo fu quando una delle due donne decise di
maritarsi, pare per pressanti motivi economici. L’altra, conosciuta la
decisione dell’amata, si uccise per disperazione gettandosi da una finestra. La
futura sposa fu travolta dai sensi di colpa, e così ruppe il fidanzamento e si
ritirò in un convento di monache di clausura. Dopo qualche tempo fu deciso di
murare la finestra da cui la giovane infelice si era gettata. Quella finestra
murata sta a indicare un grande amore fra due donne, ma anche l’isolamento
morale delle protagoniste colpevoli di aver sfidato la morale comune. Quella
finestra murata indica anche un tradimento non voluto, bensì causato da un
matrimonio comunque imposto. Allora, quando passate per le viuzze di un borgo
antico e posate lo sguardo su un vecchio edificio che mostra una finestra
murata, pensate a questa storia che purtroppo è simile a molte altre. Non ha importanza né il nome del paese né quello dei due personaggi principali, sicuramente
una finestra murata c’è anche all’Isola d’Elba, casomai cambia il sesso dei
protagonisti (uomo/uomo, donna/donna, uomo/donna), ma non cambia la lezione che
questa storia ci tramanda».