ilVicinato@ - Fonte notizia iltirreno.gelocal.it - Oltre mille persone a Piombino per
l'ora di pranzo in un Palatenda strapieno hanno accolto il premier Matteo Renzi:
«Il referendum è fondamentale
perché si va ancora troppo piano. L'Italia deve accelerare il passo e per
questo non si può essere circondati da burocrati e avere 950 parlamentari e la
sovrapposizione di competenze tra stato e regioni. Le riforme servono a far
correre il paese». Renzi ha parlato poi sulla situazione
di Piombino, delle acciaierie e sull'acquisizione della Lucchini da parte
dell'imprenditore algerino Issad Rebrab, soluzione che il governo aveva
incoraggiato: «Abbiamo messo i
soldi per le bonifiche, per la strada e per il porto, stiamo sostenendo
l'imprenditore che ha firmato l'accordo. Ora deve anche lui rispettare
quell'accordo. Chi ha firmato un accordo a Palazzo Chigi deve rispettarlo. Non
faremo sconti a nessuno. I primi segnali sull'acciaio di ripresa sono arrivati
in questi mesi dopo decenni di segno meno. Serve una lunga strategia per
Taranto, Piombino, Genova, Terni. Confermo gli impegni sulla ex centrale Enel e
su tutto ciò che serve perché Piombino abbia la possibilità di essere punto di
riferimento».