20 giugno 2020

PAROLE DAL PASSATO: “SMOTTAMENTO”, ANALISI E ETIMOLOGIA...

umbertocanovaro@ - «Abbiamo iniziamo alcune settimane orsono una nuova rubrica per conoscere il nostro lessico e il significato delle parole che usiamo oggi,  e come molte di esse siano riconducibili al nostro passato. Conoscendo la storia del linguaggio, possiamo conoscere meglio noi stessi e la nostra nazione. La parola di oggi è “smottamento”. Prima che si sviluppasse la tecnica difensiva dei castelli, nell’alto medioevo si soleva controllare il territorio con edificazioni più rudimentali, che consistevano nel costruire veri e propri terrapieni alti in modo variabile (da pochi metri, fino a poco più di dieci), recintandoli con palificate, e circuite da fossati, anche armati di torri e balconature militari. Questi manufatti, che si diffusero in tutta Europa, e in Italia meridionale  soprattutto a partire dal XI secolo con l’avvento dei Normanni, si chiamavano motte.  Succedeva che le piogge, oppure l’acqua dei fossati, provocassero “smottamenti”, termine che è rimasto nell’uso comune. Per la cronaca, ancora qualche località mantiene il nome: per tutti, Motta San Giovanni (nella foto), in zona Reggio Calabria». Umberto Canovaro