ilVicinato@ - Fonte notizia dalla stampa locale - «I carabinieri del Ros
(Raggruppamento operativo speciale), sono andati a Capoliveri nella casa della
nipote della sorella del super latitante Attilio Cubeddu, l’unica familiare in
linea diretta dimorante fuori dalla Sardegna. In quella casa i militari del Ros
hanno cercato elementi che riconducessero al boss con un obiettivo: trovare
documenti e materiali di qualsiasi tipo capaci di attestare i contatti tra Cubeddu
ed eventuali mediatori e al tempo stesso ricostruire un profilo genetico
completo. A Capoliveri, però, le ricerche hanno dato un esito negativo, ma la
caccia continua. Attilio Cubeddu, ricercato dal 1997 per non aver fatto
rientro, al termine di un permesso, nel carcere di Badu 'e Carros (Nuoro), dove
era rinchiuso per sequestro di persona e altri reati. L’uomo storico dell’anonima
sequestri oggi ha 78 anni, se ancora vivo. Nei primi anni ’80 aveva
partecipato ad alcuni sequestri di persona a scopo di estorsione in Toscana e
in Emilia Romagna. Successivamente venne condannato per il sequestro
dell'imprenditore bresciano Giuseppe Soffiantini, commesso durante i primi anni
di latitanza».