ilVicinato@ - Fonte
notizia chat del Vicinato - «Gentile
signora Vannucci, leggo il suo post e trasecolo: ma quali precise indicazioni
del genio civile! Il genio civile, come gli altri enti interpellati da un
parere vincolante o prescrittivo sulla richiesta del proponente, che non può
certamente modificare, come più volte affermato, il piano strutturale del
comune di Rio, che considera quella strada una "invariante
strutturale" e come tale non modificabile senza modificare quello
strumento urbanistico. Il genio civile ha dato quindi un parere di cui il
comune di Rio, unico deputato a rilasciare qualsivoglia autorizzazione, doveva tener conto. Ed è su questo punto che
il comune di Rio ha dormito, omettendo di emanare indicazioni di salvaguardia,
e considerando la questione come, più volte affermato dal sindaco una banale
lite fra privati. Altro che bagatella di cortile! Questa è una questione di uso
di un bene comune dell'intera comunità oltre che di accesso ad una spiaggia
pubblica e ad alcune proprietà private, ingiustamente sacrificare anche nei
propri interessi economici. Al di là della questione del titolo, vale l'uso che
se ne fa e qui nessuno può obiettare, nemmeno Lei, che si tratta di una strada
ad uso pubblico e che come tale va riconosciuta. Il suo tono da maestrina sul
concetto delle regole cade proprio qui, quando non vuol riconoscere, per i suoi
interessi particolari, la violazione di un diritto che si è costituito nel
tempo con l'uso consolidato e indisturbato che ne ha fatto la cittadinanza
riese. Recrimino su un solo fatto, di non essere riuscito durante il mio
mandato sindacale e per quanto provato nel caso più complesso di Capo Pero, a
regolare le situazioni simili esistenti sul territorio con l'utilizzo di
strumenti più coercitivi. Signora Vannucci, un interesse primario è anche
quello di utilizzare un bene pubblico, quale la spiaggia, che Lei fa,
vantandose, in splendido isolamento». Sempre a sua disposizione. Renzo Galli