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Fonte notizia ElbaReport – Da un post di Gaetano
D'Auria: «(…) quando il paese ancora dorme, una figura appare sulla
spiaggia: Daniele Sgroi, sessantasei anni nato a Pisa e approdato a Rio Marina
venticinque anni fa. Era venuto per lavorare, ma il mare gli è entrato nel
cuore al punto di non lasciarlo più andare. Ogni estate, ogni mattina, il suo
primo pensiero è la spiaggetta del moletto del Sasso. Senza essere pagato, senza che
nessuno glielo chieda, Daniele raccoglie detriti, plastica, alghe portate dalle
mareggiate, Rastrellata con pazienza, la sabbia si distende liscia sotto il
sole nascente, è un lavoro silenzioso, quasi rituale, compiuto in attesa dei
primi bagnanti, paesani e turisti che trovano un luogo pulito e accogliente. Molti
lo ringraziano con un sorriso, qualcuno passa senza nemmeno notarlo, altri
addirittura storcono il naso. Ma non importa, ogni tanto qualche anziano si
ferma a dargli una mano, oppure qualche bambino, per gioco, si china con lui a
raccogliere un tappo colorato. Piccoli gesti che, per un attimo, trasformano il
lavoro di uno in il lavoro di tutti. Quando il sole è già alto e la spiaggetta
si anima, Daniele si allontana, non cerca riconoscimenti, non fa proclami,
lascia semplicemente un luogo migliore di come lo ha trovato (…)».