18 ottobre 2025

MANOVRA FINANZIARIA 2026: IL GOVERNO RACCONTA CHE NON CI SONO TAGLI AL SOCIALE, MA DI FATTO TAGLIA LA SANITÀ etc.

ilVicinato@ - Fonte notizia da face book – Da una lunga riflessione di Enrico Rossi: «La legge di bilancio è di corto respiro, anemica e di mero galleggiamento. Così Meloni fa una conferenza stampa e sbandiera di aver fatto una finanziaria per la famiglia, racconta di tagli di tasse e di misure per il lavoro e per le pensioni. In realtà si tratta di miserie, di elemosine elargite, di capitoli di spesa simbolici che nulla hanno a che fare con un intervento serio di redistribuzione della ricchezza a favore dei poveri e dei ceti medi (…) Alla sanità pubblica vanno soltanto 2 miliardi, che sono insufficienti per recuperare quanto perso negli anni passati rispetto al PIL, e per coprire il gap creato dall’inflazione; mentre la spesa sanitaria privata dei cittadini è già arrivata a circa 41 miliardi, il 20 per cento dell’intera spesa. Una cifra che costringe ogni mente onesta a non poter parlare più di una sanità pubblica, uguale per tutti, pagata dalla fiscalità generale. Le pensioni minime ricevono aumenti ridicoli, quasi offensivi: 10–20 euro al mese (…) Invece, dalla rimodulazione dell’Irpef, per chi guadagna circa 29 mila euro lordi l’anno, il vantaggio è attorno a 20 euro in un anno, 1,7 euro al mese su 12 mensilità Sono cifre troppo basse per recuperare ciò che l’inflazione ha tolto ai salari: oltre 200 euro al mese. Parlare di “ritorno alla scala mobile” oltre che fuorviante è offensivo (…) E intanto l’età pensionabile sale: i 68 anni diventano la norma e i 70 anni si avvicinano (…)».