21 RAGAZZE IN BIKINI E UN GRANDE STRISCIONE: Salvate la Torre del Giove. Il grido d’allarme lanciato dalla spiaggia di Rio
c.casarosa@alice.it - Un grande striscione con la scritta: “Salvate la Torre del Giove” è il grido d’allarme lanciato domenica mattina da una imprecisata spiaggia di Rio Marina. «Tra il caos delle barche ormeggiate alla fonda e il via vai dei traghetti», Noi Cittadine dell’Elba, in candidi bikini, «abbiamo disegnato un cordone umano» contro il disinteresse per lo stato d’abbandono in cui versa l’antico maniero fatto costruire nel 1459 da Jacopo III Appiani signore di Piombino… E’ pur vero che dal mare lo spettacolo era più bello che da terra, tuttavia lo striscione era dupleface e lo si poteva leggere pure da dietro... Questa cronaca, purtroppo, è solo frutto della mia fantasia, la definirei una “stimolo-provocazione”, anche se un blitz sittanto attraente, primo o poi, qualcuno dovrà pur farlo. Quei "Giù le mani dalla costa" di Legambiente sono ormai monotoni e ripetitivi. Dai bla,bla, bla bisogna passare ad azioni di fatto… e non solo con gesti dimostrativi, cominciamo a pensare anche a vere e proprie forme di disubbidienza civile. Io la penso così, Chiara Casarosa
c.casarosa@alice.it - Un grande striscione con la scritta: “Salvate la Torre del Giove” è il grido d’allarme lanciato domenica mattina da una imprecisata spiaggia di Rio Marina. «Tra il caos delle barche ormeggiate alla fonda e il via vai dei traghetti», Noi Cittadine dell’Elba, in candidi bikini, «abbiamo disegnato un cordone umano» contro il disinteresse per lo stato d’abbandono in cui versa l’antico maniero fatto costruire nel 1459 da Jacopo III Appiani signore di Piombino… E’ pur vero che dal mare lo spettacolo era più bello che da terra, tuttavia lo striscione era dupleface e lo si poteva leggere pure da dietro... Questa cronaca, purtroppo, è solo frutto della mia fantasia, la definirei una “stimolo-provocazione”, anche se un blitz sittanto attraente, primo o poi, qualcuno dovrà pur farlo. Quei "Giù le mani dalla costa" di Legambiente sono ormai monotoni e ripetitivi. Dai bla,bla, bla bisogna passare ad azioni di fatto… e non solo con gesti dimostrativi, cominciamo a pensare anche a vere e proprie forme di disubbidienza civile. Io la penso così, Chiara Casarosa