9 agosto 2010

Quello di Clarice non è un sogno, ma un’utopia: nessun privato investirà sul porto di Scarlino

ilvicinato@libero.it - Quello di Clarice, più che un sogno, mi sembra un'utopia. Perché in un mondo efficiente, né comunista e né liberale, il mercato lo fanno il costo dei biglietti e degli investimenti. Pertanto, pensare di approntare una struttura a Scarlino da parte di un privato, comporta dei costi e dei rischi che sono ammortizzabili in anni di duro lavoro che questa classe imprenditoriale non è abituata a prendersi. Gianni Della Monica