UN ORGANISMO SOVACOMUNALE, MA QUALE? L’esigenza di una legge nazionale che riconosca la specificità delle piccole isole
ilvicinato@libero.it - Così, fra l’altro, dichiara Danilo Alessi (fonte Teletirreno) sulla trasformazione della Comunità Montana in Unione dei Comuni: «Da un lato abbiamo semplicemente una specie di conferenza dei sindaci che gestisce alcuni servizi dei Comuni, dall'altra abbiamo un ente con la propria autonomia istituzionale, capace di intervenire sullo sviluppo del territorio e di programmare. E’ un passo indietro notevole questa proposta di legge (…) Ma l'adesione è volontaria e non è detto che tutti i Comuni aderiscano, anzi, potrebbero star fuori». Dario Ballini, con l’entusiasmo dei suoi vent’anni, afferma, invece, che questa sfida può, anzi deve essere raccolta. Il giovane segretario del Partito Democratico di Rio Marina ribatte come la Giunta Regionale, conscia della litigiosità delle nostre amministrazioni locali, abbia lanciato una vera e propria sfida all’Isola intandola istituire l'Unione dei Comuni, a stabilirne le competenze e garantendo all'Elba, attraverso una legge regionale ad hoc, le stesse risorse che prima derivavano dall'appartenenza alla CM. Ballini, infine ci interroga: «invece di fare le barricate sulla Comunità Montana (…) non sarebbe il caso di sedersi tutti intorno ad un tavolo (…) e dimostrare una buona volta (…) che la classe politica isolana è all'altezza delle sfide che gli vengono lanciate e, al di là dei colori, sa lavorare di concerto per il bene di tutta l'Elba?». A questo punto ci piace ricordare il forum de Il Vicinato su «un organismo sovacomunale, ma quale?». Al sondaggio parteciparono 60 cittadini, un campione limitato ma significativo. La maggioranza (53%) scelse l’Unione dei Comuni. Quei cittadini manifestarono il bisogno di una struttura comprensoriale a cui affidare l’esercizio associato sia di competenze comunali sia delegate. C'è l'esigenza, ad ogni modo, di sottoporre nuovamente al parlamento il valore dell’insularità, questo in termini istituzionali e economici diretti/indiretti per gli enti e per i singoli cittadini. Da qui una legge nazionale che riconosca la specificità delle piccole isole con lo scopo di farle diventare territori con meno handicap.