2 aprile 2009

STATI GENERALI, e noi faremo come la Russia e suoneremo il campanello… però al modo di Madera

marchetti.lorenzo@tiscali.it - L’Elba, per risolvere i sui problemi, per mantenere, anzi aumentare, i livelli dei suoi servizi essenziali: scuola, collegamenti marittimi, ospedale, tribunale e altri uffici statali, etc. ha una soluzione a portata di mano: «Fare come Madera!». Dopo la rivoluzione d’ottobre le classi subalterne cantavano: «e noi faremo come la Russia e suoneremo il campanello!». Leggo su internet: «Madera è un arcipelago situato nell'Oceano Atlantico. L'isola maggiore è Madera, con oltre 253.000 abitanti e una superficie di 741 kmq. L’arcipelago è lambito dalla corrente del Golfo che le garantisce un clima mite tutto l’anno (media 19°), da giugno a ottobre le massime sono mediamente di 24° e le minime di 17°. Negli altri mesi è sempre primavera. L’isola di Madera è considerata meta ideale per le vacanze in ogni periodo dell’anno, anche grazie al basso livello d’umidità». Le differenze geografiche e climatiche fra l’Arcipelago di Madera e le Isole di Toscana sono evidenti: a Madera, grazie alla corrente del Golfo e alla scarsa umidità, la popolazione può vivere tutto l’anno di turismo sole/mare, il nostro microclima, invece, permette una stagione balneare di tre, tre mesi e mezzo. Non ho potuto partecipare agli Stati Generali, rimango tuttavia del parere che le proposte più adatte per uscire dalla crisi siano quelle contenute nel Progetto per l’Elba del PD, e bisogna partire dalla legge a favore delle isole minori, ferma oramai in parlamento da undici mesi. Nel novembre di venti anni fa ebbi modo di visitare un grande villaggio vacanze posto sulle fredde rive del Mar Baltico, era gestito dai sindacati e lì i lavoratori della Germania dell’Est trascorrevano le ferie in turni che si alternavano nell’arco delle quattro stagioni. Forse a questo ha pensato l’assessore Conti quando ha sbottato: «Francesco, ma quello che tu proponi è da sistema sovietico».