29 aprile 2012

Spetta a noi, seguaci di Gesù, il compito di riflettere come su uno specchio la nostra vita e il nostro operare in ogni sfera della vita umana

ilvicinato@libero.it - «Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori. E disse loro: Seguitemi, vi farò pescatori di uomini. Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono… Matteo 4, 18:204». Anche adesso, in quest’ora oscura e pericolosa della storia umana, coinvolti come siamo nella sofferenza e nelle ansie dei nostri simili sfiduciati e stanchi, anche noi, come i primi seguaci di Gesù, guardiamo a lui con fiducia e ci rassicuriamo perché in lui vi è il compimento delle nostre luminose speranze. A noi, seguaci del Nazzareno, spetta il compito di riflettere, come su uno specchio, la nostra vita e il nostro operare in ogni sfera della vita umana. Solo così riflettiamo la luce del nostro Signore per mostrarlo agli sguardi di nostri compagni di viaggio, per donare loro in Cristo, la via che ci conduce o ci riconduce al Padre illuminati dalla speranza. Buona domenica, Eliana Forma (Chiesa Evangelica Valdese di Rio Marina)