8 ottobre 2017

DELITTO A SAN GIOVANNI

ilVicinato@ - «Quando Aelia e Turia passavano davanti ai resti della Fattoria affrettavano il cammino perché intimorite dalle tante leggende funeste che si raccontavano su quel luogo andato a fuoco e abbandonato qualche decennio prima. Una notte a Aelia apparve nel sonno un uomo che disse di chiamarsi Hermia. L’uomo la prese per mano e l’accompagnò fra i resti della Fattoria, qui le mostrò un cavità dove le disse esserci un ricco tesoro. Aelia si svegliò di soprassalto e raccontò il sogno a Turia proponendole di cercare quel tesoro, quindi andare alla Fattoria appena fatto giorno. Turia da prima tentò di dissuadere la sorella adducendo varie scuse, ma poi, di fronte all’insistenza di Aelia, fu esplicita: “noi e la nostra famiglia saremo colte dalla maledizione”. Aelia però non si arrese e si rivolse a Lucius, un suo spasimante. I due si recarono alla Fattoria, lei si intrufolò fra i resti bruciacchiati dell’antico e pericolante edificio, lui al contrario rimase fuori a fare da palo. Aelia scavò nel punto che Hermia le aveva indicato in sogno, poi lanciò un urlo di gioia: il tesoro c’era veramente! Lucius la raggiunse e, mentre lei lo guardava raggiante, lui le sferrò una mazzata fra capo e collo così forte da risultare mortale. Poi Lucius fece in fretta e furia una piccola fossa, neppure tanto profonda, e vi nascose il corpo inerme della giovane donna lungo appena un metro e cinquanta. Lucius s’impossessò così del tesoro e si nascose nella campagna, poi giunta la notte rubò una barca per lasciarsi l’Isola alle spalle, ma giunto all’altezza della Valle della Morte…». Malo